Interviste/Grillini: “A Rutelli chiederò registro unioni civili”.
April 11th, 2008
Franco Grillini è soddisfatto. I sondaggi degli ultimi giorni lo danno al 2,5-3%. Una piccola vittoria, in una sfida elettorale che, a Roma, vede correre 14 persone per la poltrona di sindaco. Mentre molti candidati – al di fuori dei big Rutelli ed Alemanno – sostengono, con quel tanto di sfacciataggine politica che non fa mai male, di poter arrivare al ballottaggio, Grillini è stato onesto, sin da subito. “Voglio raccogliere più voti possibili, per far valere la nostra laicità in caso di ballottaggio”, ha detto. Ma, soprattutto, per portare sul piatto da servire a Rutelli, in caso di ballottaggio, il registro delle unioni civili. Un boccone che sarà sicuramente amaro per il candidato del Pd che, in più di una occasione, ha detto che la questione delle unioni civili non compete ai comuni, ma al Parlamento. River ha intervistato Grillini, nel giorno della chiusura della sua campagna (grazie a Stefano per l’aiuto).
Partiamo da quella che ha definito campagna acquisti: Imma Battaglia e Cecchi Paone sosterranno Rutelli. Perché secondo lei i gay non riescono a compattarsi intorno ad un nome storicamente legato alla difesa delle loro problematiche?
A mio parere i gay si sono compattati attorno alle loro problematiche e hanno compreso la mia candidatura. Ho ricevuto il sostegno da decine e decine di attivisti, militanti o semplici simpatizzanti e da pressoché tutto l’associazionismo glbt. (link: http://www.arcigay.it/sosteniamo-forza-franco-grillini-sindaco-roma). I due nomi che fai corrono da soli, questo non significa che non abbiano diritto a pronunciarsi, ma il loro rimane solo un punto di vista isolato.
Cosa pensa dei gay che votano a destra?
Sono necessari alla battaglia comune per i diritti gay. E’ anche grazie a loro se le democrazie cristiane nord europee hanno votato a favore delle unioni civili. Tuttavia in Italia a parte poche eccezioni come Gaylib, che appoggia la mia candidatura, potrebbero fare molto di più facendo pressione sulla loro parte politica che è la più omofoba d’europa e meriterebbe uno stimolo molto forte e deciso, che invece non ha. Ovviamente, dal mio punto di vista, la soluzione delle questioni gay, e non, può venire solo da sinistra.
I sondaggi parlano, nel suo caso, di una percentuale compresa tra il 2,5% il 3%. Visto che, quasi certamente si andrà al ballottaggio, quale sarà la sua prima richiesta che farai a Rutelli in caso di incontro?
Un registro per le unioni civili. E’ il suo tallone d’achille: quando era alla Camera diceva di no, ora che corre per il Comune sostiene che la questione sia di competenza della Camera. Gli chiederò garanzie precise di una amministrazione laica.
Se Rutelli dovesse dire “no” al registro delle unioni civili, lo sosterrà comunque?
Decideremo il da farsi, democraticamente, insieme ai miei sostenitori, la sera del 14 aprile. So comuque che Rutelli sta già cercando sostegno al centro, nella Rosa Bianca, i neodemocristiani…
Paola Concia, Ivan Scalfarotto, Andrea Benedino: i gay nel Pd. Riusciranno ad avere la meglio sull’ala teodem del partito?
Sono tre contro 120 parlamentari cattolici che il Pd eleggerà. Valutate voi.
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