In un Paese normale, Raffaele Panizza sarebbe semplicemente un giornalista che ha fatto il suo lavoro. Ha incontrato un personaggio, gli ha fatto delle domande, e ha scritto le risposte. That’s it. Niente di più. Ma siccome viviamo nel Paese della fuffa dietrologica, Panizza è diventato, secondo alcuni: il “manipolatore di interviste”, il “mostro che ha estorto dichiarazioni”, lo “scorretto che ha estrapolato frasi ad hoc”. Per la cronaca: Panizza è il collega che ha firmato l’intervista nella quale Morgan confessava di far uso di droghe. Intervista registrata, e, quindi, “vera”. Su internet mi sono divertito a leggere le accuse mosse a Panizza, classe 1974, collaboratore per MAX e consulente del Chiambretti night. Spesso è la solita litania qualuquista anti-giornalisti. Altre volte, schizzi di invidia di tanti colleghi che avrebbero voluto firmare quel pezzo e che, invece, preferiscono schiumar rabbia. Perché – lo dico per chi non frequenta il mondo del giornalismo – chi firma una scoop è visto come un fastidioso rompicoglioni.

Quando è esploso il caso, mi sono messo in contatto con lui. E, oggi, a poche ore dalla puntata di Annozero, che vedrà come ospite Morgan, ecco l’intervista.

Andiamo al dunque: per colpa tua Morgan non è andato a Sanremo. Sintesi giusta?
A non voler essere cervellotici sì, sintesi giusta. Anche se mi pare che la vera causa, oltre ovviamente alle sue dichiarazioni, sia lo strano can can di opinioni che è immediatamente seguito alle prime anticipazioni della mia intervista su Max. Se un giornalista di Repubblica o del Corriere, appena si ritrova in mano l’intervista di un artista che racconta di drogarsi tutti i giorni, si sente in dovere di chiamare come prime persone Giorgia Meloni e Carlo Giovanardi, significa che c’è qualcosa che non va. C’è proprio uno spostamento di piani, dallo spettacolo alla politica, che mi pare piuttosto emblematico del momento che viviamo (non solo in Italia) ultimamente. Credo che se ci fosse stato Nichi Vendola presidente del consiglio, giusto per capirci, al massimo i colleghi che hanno ripreso l’intervista avrebbero cercato Luzzato Fegiz, che in passato ha ammesso di usare coca, per fare una piccola storia del rapporto tra coca e rock and roll. La Meloni avrebbe fatto il suo comunicato stampa, ma non se lo sarebbe filato nessuno.

Morgan dice che hai travisato, frainteso, estrapolato. Insomma, quelle cose che si dicono quando ci si vuol rimangiare un’intervista. Te l’aspettavi, mentre scrivevi il pezzo?
No. Anche perché, vista la delicatezza degli argomenti, non mi sono permesso di fare nessun copia-incolla, nessun montaggio. La conversazione è avvenuta con la stessa scansione in cui l’ho scritta, senza “cose dette prima e messe dopo”, o viceversa. e comunque non credevo certo che sarebbe scoppiato tutto sto casino. Che Morgan potesse essere alle prese con problemi di droga, non me lo sono inventato io. Erano tutte le presone che avevano a che fare con lui, in particolare negli studi di X Factor, che non perdevano occasione per raccontare delle volte che si presentava strafatto alle registrazioni. Io non avevo idea che ciò rispondesse al vero. Glie l’ho chiesto. E lui ha risposto sinceramente.

La cosa che ti ha dato più fastidio leggere di te.
“Leggere” nulla. Durante una trasmissione radiofonica il figlio di un giornalista molto importante ha detto che ‘se si profilasse un nuovo caso Pantani, io dovrei avere il peso di un morto sulla coscienza’. Una roba brutta da sentire.

Tornando indietro, ri-scriveresti lo stesso pezzo?
Professionalmente, sì, lo scriverei tale e quale. Detto questo, vedere la rassegna stampa del mio “caso Morgan” poco più bassa della tragedia di Haiti mi ha fatto schifo.

Hai più sentito Morgan?

No. Solo qualche sms. Spero che il momento dei chiarimenti arrivi presto.

Quando lo hai intervistato, Morgan era lucidamente “consapevole” di ciò che stava dicendo?
Sì. Era lucido, esaustivo, come sempre. Magari un po’ assonnato, vista l’ora (ci siamo incontrati intorno alle 17, orario in cui lui normalmente dorme), tanto che un paio di volte, sdraiato sul divano, si è quasi assopito. Non ho pensato neppure un attimo che fosse sotto l’effetto di droga, anche perché associo la cocaina a stati di eccitazione, non certo a torpore. E’ stato lui a dirmi, a un certo punto, di essere anche in quel preciso istatane sotto l’effetto del crack.

Sul web s’è scritto di tutto, su di te. Dagli insulti alle dissertazioni sulla professionalità. Eppure hai fatto “banalmente” il tuo lavoro. Ma qualcuno ti ha fatto i complimenti?
I complimenti sono stati molto più numerosi che gli insulti. Però mi hanno colpito di più i secondi. Dei primi non so bene cosa farmene. Mi hanno invitato in tutte le trasmissioni possibili, offerto soldi per vendere la registrazione dell’intervista, ma me ne sono rimasto bello tranquillo a casa mia. Ritengo che il caso Morgan sia una scoreggia nell’universo, e come tale lo considero.

Ricevuto minacce, più o meno velate?
Minacce no, discorsi strani però sì. I giornalisti musicali in particolare sembrano non aver gradito. E’ come se avessi rotto qualche equilibrio che regge il gioco tra artisti e stampa. Anche gli uffici stampa sono agguerriti. C’è la targa “io non posso entrare” davanti a un paio di porte. Mi dispiace e contemporaneamente non fa nessuna differenza. Io non sono interessato a diventare amico dei personaggi. Anzi. Credo che offuscare un po’ il loro bagliore, finto, sia un ottimo servizio sociale per chi sta a casa affondato nel divano, cresce i figli, e si chiede come cavolo è che nella vita non gli sia successo nulla di eccezionale.

Sanremo ha sbagliato a impedire a Morgan di salire sul palco?
Su questo non riesco a farmi un’idea. d’istinto dico che hanno sbagliato, perché, ancora una volta, reato e punizione non sono sullo stesso piano. Se fosse stato ancora a XFactor, dove il suo ruolo è misto, da guastatore-educatore, forse una sospensione sarebbe stata legittima. A Sanremo, dove si canta e basta, e in più si gareggia giudicati da un pubbico, no ha senso. Vedrai che alla fine succederà il contrario, e l’anno prossimo tornerà a X Factor sotto il nume tutelare di Simona Ventura. Sarebbe un paradosso. Ma è inutile aggiungere male a male solo per coerenza.

Droga e vip. Morgan, secondo molti, ha detto l’ovvio. Sono (siamo?) tutti degli ipocriti?
Non ha detto l’ovvio. Ha detto che la droga non gli interessa per lo sballo, ma solo per curarsi l’anima. Ha parlato della non violenza della sua scelta, contro l’aggressività di chi si droga in giacca e cravatta per placare le sue frustrazioni e poi si trasforma in un mostro. Ha detto cose tutt’altro che ovvie. E infatti nessuno ha cercato di capirle.

23 Responses to “Caso Morgan/Parla il giornalista autore dello scoop: “Riscriverei tutto”.”

  1. ilaria Says:

    Sinceramente non sapevo si fosse scatenato tutto questo pandemonio contro il giornalista autore dell’articolo. Magari Morgan non ha fatto quello che avrebbero fatto tutti ed è stato poco furbo da parte sua, ma perchè la colpa sarebbe del giornalista? Cos’è, in italia non siamo abituati alla verità?

  2. luca_parma Says:

    I giornalisti seri e scomodi, sono sempre un po’ snobbati e messi alla berlina, soprattutto dagli invidiosi.

  3. Franco Says:

    Ci siamo tolti di torno quel rompicoglioni di Morgan:)

  4. wasabi Says:

    ma il giornalista è quello della mezza foto ??? O_O
    apperò, te credo che suscita invidie!!!

    (scherzi a parte bell’intervista anche la tua, grazie Riv)

  5. river Says:

    Sì, è lui. Ma per quanto ne so è sposato, quindi già preso ;)

  6. torrente Says:

    scusa l’ot riv.. ma il fatto che sia sposato non garantisce al 100% hahaha.

    scusa eh, ma era troppo telefonata!!

  7. Johnny Says:

    Però non ho capito una cosa: quando il giornalista ha intervistato Morgan, l’ha trovato assonnato; e poteva anche essere, visto che lui a quell’ora dorme (come se un amico volesse parlarmi alle 2 di notte). Poi però Morgan ha ammesso di essere sotto l’effetto del crack anche in quel momento. Eppure l’intervistatore l’ha trovato lucido e pertinente, anche se di tanto in tanto si appisolava.
    Ma alla fine, possiamo considerarlo davvero lucido al momento dell’intervista? E’ possibile essere sotto l’effetto di una droga ed essere veramente lucidi, anche quando dall’esterno sembriamo tali?
    Non che poi faccia più di tanto differenza, ma almeno si comprenderebbe meglio il senso di queste rivelazioni che altrimenti risultano ingenue in modo disarmante.

  8. debby Says:

    l’ultima risposta è la più bella.
    In effetti tutti a preoccuparsi di San Remo, del ruolo ‘sociale’ di un artista, e dell”esempio’ che dovrebbe dare, ma è solo un essere umano che ha ammesso una sua debolezza, chi siamo noi per giudicare?
    Il giornalista, ha fatto il suo lavoro, ed è giusto così.

  9. edelP Says:

    E’ consolante vedere che in un mondo che va a rotoli c’è gente che ha tempo per disquisire sul fatto che un giornalista “potrebbe” aver travisato -dolosamente o meno- le dichiarazioni di…….. Sua Maestà Britannica? NOOOOOOOOOO! Un uomo di spettacolo che, magari, tali dichiarazioni le ha rilasciate apposta. Mah.

  10. sliver Says:

    mi piace la sua lucidità professionale, niente pentimenti o rimorsi e tira dritto per la sua strada.

  11. mercuzio Says:

    Miiiiinchia che giornalista!
    Trasmette professionalittà ad ogni deliziosa lentiggine.
    A me, comunque, andrebbe bene anche solo la metà della foto.

    Ehm, di cosa stavamo parlando?

  12. m@t Says:

    in questo caswo l’intervista era registrata quindi tutto ok, il giornalista ha pubblicato la verità ed è così che dovrebbe sempre essere…
    purtroppo però ci sono anche casi in cui alcuni giornalisti si inventano notizie di sana pianta, o scrivono di cose che non conoscono e sulle quali non si sono documentati… ma non è questo il caso…
    per quanto riguarda l’espulsione id morgan da sanremo… non ha il minimo senso, calcolando che alle iene ieri sera filiberto ha ammesso di aver fatto uso di droghe (e visto come è stato giudicato morgan si potrebbe benissimo pensare:”e se lo facesse ancora?”) eppure nessuno ha detto nulla… questa è una di quelle cose all’italiana, lui artista fa uso di droga, espulso! io parlamentare alla guida di un paese mi faccio tutti i giorni, rimango dove sono!

  13. simonchio Says:

    non ho ancora capito quale sia lo scup…che morgan si droga? Complimentoni, non se l’aspettava nessuno.

  14. poap Says:

    ma dai ha fatto benissimo il giornalista e poi a chi vuol prendere per il culo Morgan? Si vede allo specchio…Non siamo mica scemi…Si vede che si fà

  15. Franco Says:

    Che poi mica la sapevate ‘sta cosa, ma al cinema è già uscito già il film “Che fine hanno fatto i MORGAN?”

  16. ronin Says:

    L’unica cosa rilevante della questione è la definizione di giornalista: una persona iscritta all’Albo? Ok.
    No, perché per me è molto più rilevante che scriva per Max, che più o meno sta al giornalismo quanto Lucignolo.
    Dell’argomento in sé non mi interessa, sono chiacchiere da paese del terzo mondo… tranne l’ultima risposta, che in effetti è un cucchiaino di amarena in un secchio di niente, quindi troppo diluita per essere significativa.

  17. C. Says:

    Complimenti per l’intervista Riv!
    E’ l’unica cosa sensata che ho letto nel mare di cazzate che hanno scritto sull’argomento ;)

  18. Not Scared Says:

    @ Franco. La battuta è talmente pessima che mi fa ridere ;-D

    Di Morgan me ne frega ben poco, bravo il giornalista.
    La cosa che (trasversalmente) mi da più fastidio è che prima quand’era un bravo musicista non se lo cagava quasi nessuno, nel momento in cui è andato in tv a fare il buffone da battibecco è diventato un idolo che sa tutto della musica.
    La conseguenza del fatto è che se lui si droga e si viene a sapere, alcuni lo ritengono un cretino, ma tanti altri lo ritengono l’eroe, per cosa?

    Io ho perso dei conoscenti per droga. E nessuno li ha trattati come eroi, nè prima nè dopo. Al contrario.

  19. manu Says:

    Tanta disonestà intellettuale tutta insieme, fa venire quasi il mal di testa.
    Per il “brillante” giornalista che ha fatto l’intervista a Morgan grazie alla quale si è improvvisamente trovato sulla graticola dei “benpensanti garantisti di sinistra”, la colpa di tutto è ovviamente di Berlusconi. Infatti, come dice lui, se presidente del consiglio fosse stato Vendola, non si sarebbe per niente parlato di questa cosa, preferendo magari dedicarci al lobo da scegliere per portare l’orecchino ai convegni. Inoltre, il comunicato stampa della Meloni non se lo sarebbe filato nessuno, preferendo allo stesso sicuramente quello di Livia Turco, che prima si dice favorevole alle droghe leggere poi frigna a Porta Porta perché ha beccato il figliolo che si fa. E che, non paga, quando per questa notizia finisce su tutte le prime pagine dei giornali, ci tiene a precisare che non piangeva per il figlio drogato, ma per un drogatello – guarda un po’ – amico del figlio!
    Poi, parte la pletora dei commentatori qui sopra, per spiegare che l’ipocrisia di aver attaccato Morgan reo di aver solo detto di usare crak, è il vero male dell’Italia. Il tutto ignorando completamente – o facendo finta di farlo – che Morgan non è stato attaccato in quanto consumatore di droghe, ma perché nell’intervista rilasciata ha tenuto a precisare che il crak fa bene e che anzi un suo medico – e possiamo immaginarci quale! – è d’accordo con lui nel sostenere che la cocaina fa molto meno male di altre sostanze che non sono vietate.
    Ora, anche un completo deficiente – sempre che fosse in buona fede – si renderebbe conto della gravità di un simile messaggio soprattutto quando a farsene portatore è un individuo che lavora a stretto contatto con i giovani e i giovanissimi e che, ahimè, in alcuni drammatici casi è considerato un esempio da seguire.
    Se in questo cavolo di paese c’è ancora gente che non ha capito quanto sia grave considerare la droga un vezzo da genio, un gioco, una moda, una scappatoia, vuol dire che gli ultimi 30 anni non hanno insegnato proprio niente a nessuno.
    E scoppia il cuore a una mamma che ha perso il figlio per una overdose di eroina, leggere come tanti stupidi convinti di essere intellettuali, ganzi e magari anche furbi, continuino a fare danni sulla pelle dei giovani poco tutetali dalla società, dai messaggi mediatici, da una scuola piena di professori sessantottini che all’università hanno veramente imparato solo come si rolla una canna o, più in generale, da coglioni il libera uscita mascherati da maestri saccenti (vedi Borgnaga o come cavolo si chiama, che ancora ci deve spiegare quali siano i lati positivi della droga di cui ciancia).
    Il problema nazionale sembra proprio quello dell’esclusione da San Remo di un povero stupido di poco talento che si guadanga la vita conciandosi come una marionetta e sproloquiando sull’utilità di essere fatto tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti alle 5 del pomeriggio. Se si considera che la ex moglie passa per attrice andando sui set a fare lingua in bocca con i rottweiler, saranno davvero i “moralisti” il male dell’Italia!
    Emanuela Rongiani

  20. giacomo Says:

    ..non capisco una cosa: com’è che accade che morgan dice quello che ha detto e non va a sanremo….luzzatto fegiz qualche giorno prima ammette in un’intervista di aver fatto uso di coca (“le cose per le quali vale la pena vivere sono le donne e la cocaina”, che non smentisce, ma anzi rilancia: “Devo averla sicuramente detta. Anzi, credo di aver aggiunto anche la barca a vela”)e nessuno ha detto nulla…w l’italia.

  21. Ragazzo_bastardo Says:

    V per Vendetta… uguale!

  22. johnbuscema Says:

    quando si muore overdose, non è la droga ad uccidere.
    un suicidio non è causato dal mezzo con cui ci si procura la morte, bensì dal movente.

  23. mary-lou Says:

    Johnbuscema
    Posso dirti che quoto. Ho talmente tanti amici che si sono suicidati, da rendermi perfettamente conto che è così.
    Solo che chi rimane non vuole capire. Mi dispiace per una madre che perde un figlio (a prescindere da come muore) ma l’overdose potrebbe anche essere impiccagione e/o taglio delle vene. Di fatto vuoi morire. E se vuoi morire, provi finche non riesci. Esperienza diretta.
    Chi ha paura non si fa. Semplice.
    Sarò stronza fino a rasentare la crudeltà, ma permettetemi di dirlo.
    Signora Rongiani, ho 44 anni e due figli grandi.
    Io ho vissuto tra le droghe di ogni tipo per decenni, eppure sono pulita. Sarei stata scusata, forse, visto certe cose della mia vita, ma di fatto non mi piace perdere il controllo e mi terrorizza morire.
    Le dipendenze sono prima di testa e poi chimiche.
    Non diamo la colpa a Morgan per tutti i ragazzi che si fanno. Non diamo la colpa al giornalista per ciò che ha scritto. E’ la verità. Punto.
    Spiacevole, cruda, nuda realtà. facciamocene una ragione. Mi urta sentire sempre che la colpa è di qualcuno d’altro. Sempre qualcuno d’altro.
    E anche la politica non c’entra nulla. Ne di sx ne di dx

Leave a Reply