“What would you do” della Abc si diverte a testare i cittadini americani in situazioni “limite”, quasi sempre relative ai diritti delle persone Glbt. In passato avevano ripreso, sempre usando delle telecamere nascoste e degli attori professionisti, la reazione del pubblico di fronte al coming out di un figlio col padre (con quest’ultimo che passava a insultarlo). Stavolta, hanno preso due mamme lesbiche, con i loro bambini, e le hanno fatte confrontare con una cameriera omofoba. Dapprima, questa ha contestato la loro “scelta”; poi li ha invitati a lasciare il locale (visto che il Texas è uno degli stati in cui i commercianti possono rifiutarti di servire un gay…). La reazione dei clienti – di un ragazzo in particolare – è da applausi. Il giovane latino si alza in difesa della coppia lesbica, chiedendo alla cameriera di lasciarli stare e di non importunarli più. E questo in uno Stato, il Texas, decisamente conservatore. Un altro cliente del locale adotta un approccio religioso: “Tu credi in Gesù”, chiede alla donna, salvo poi aggiungere: “Non giudicare. Io non lo farò mai con te”. Quello stesso cliente fa una cosa che mi ha fatto scendere una lacrimuccia: esce dal locale e scrive un bigliettino di incoraggiamento: “So che per voi non importerà molto, vi amo tutti. Siete una famiglia meravigliosa”. L’attrice che interpreta la mamma lesbica (e che anche nella realtà è lesbica) si alza e lo abbraccia, in lacrime. E anche quando le telecamere sono entrate per svelare al cliente che era tutto finto, lei continua ad essere molto colpita dal comportamento del giovane con l’orecchino. Anche quando le due lesbiche sono sostituite da due attori gay, con figli al seguito, la maggioranza della clientela è dalla loro parte. Con una sola eccezione: un signore che, di fronte alla loro “cacciata” dà il cinque alla cameriera. Un altro, però, le difende: “Questo non è un posto per un dibattito politico. Questo è il posto dove devi fare il tuo lavoro”. Un altro si alza e le dice che è “disgustosa”. Su 53 clienti, 24 erano apertamente e pubblicamente a favore della coppia. Quando l’anno scorso la trasmissione tenne l’esperimento nella liberale New York, solo la metà dei clienti si sentì in dovere di dire qualcosa in difesa della coppia Glbt. Su 100 persone, meno di una dozzina li difese.
A quando un analogo esperimento in Italia?
May 24th, 2011 at 1:37 pm
bel post, davvero caro! A quando un esperimento del genere a Tor Pignattara??!!
May 24th, 2011 at 1:42 pm
Azz, potente; Donovan è forte, crede in Dio E QUINDI è “non-judgemental”… inconcepibile per i Cattolici italiani.
May 24th, 2011 at 1:58 pm
hai capito il Texas…
May 24th, 2011 at 2:12 pm
mi sono commosso
May 24th, 2011 at 2:41 pm
Altro che lacrimuccia, la fontana di Trevi! Il mondo sarebbe un posto migliore se tutti fossero come il ragazzo con l’orecchino.
May 24th, 2011 at 2:42 pm
temo che se un esperimento del genere si tentasse in Italia, in un pub preso a caso di una città qualinque, la maggior parte degli avventori farebbe finta di niente, baderebbe ai fatti propri… del resto è suuccesso, a dei ragazzi gay, di essere aggrediti in pubblico, nell’indifferenza generale…
May 24th, 2011 at 2:44 pm
Perfettamente d’accordo sul fatto che questi esperimenti dovrebbero essere fatti anche in Italia. Sarei proprio curiosa di vedere il risulato. Magari lo chiediamo alle Iene?
May 24th, 2011 at 3:03 pm
secondo me in italia le reazioni cambierebbero molto da nord a sud, comunque credo che i risultati potrebbero stupirci. alla gente “normale” non gliene frega poi tanto di quello che uno è o no, se non gli pesta i piedi. io ho superato i 50 e non mi è mai, e dico MAI, capitato di essere in qualche modo discriminato, deriso o quant’altro. non mai limonato per strada però, ma posso capire che in qualche modo la gente possa per lo meno meravigliarsi, per una questione di abitudine. purtroppo il nostro è un paese molto influenzato dalla chiesa, anche chi di chiesa non è. ma è solo questione di tempo, come insegnano le leggi sul divorzio e sull’aborto. da noi la civiltà laica ha solo bisogno di un po’ più di tempo per arrivare…basta aspettare
May 24th, 2011 at 3:05 pm
l’avventore con l’orecchino ha fatto piangere anche me…
è un gesto talmente bello quello della letterina…
May 24th, 2011 at 3:12 pm
in Italia i cattolici altro che ‘non giudicare’! non fanno altro dalla mattina alla sera… e poi mi chiedo quanti cosiddetti cattolici italiani abbiano mai letto veramente il Vangelo, e quanti (ancora meno…) si sforzino di seguirlo… almeno i cristiani negli USA la Bibbia la leggono eccome
May 24th, 2011 at 3:33 pm
Qualcuno riesce a capire per bene le parole della lettera di Donovan?
Comunque veramente commuovente, grazie River.
May 24th, 2011 at 4:15 pm
a me fà piu paura il cibo che servono e la quantità pantagruelica … :(
May 24th, 2011 at 4:32 pm
in america penso che siano mossi da un sentimento di “comunità” la vedo come tale , dove ogni singolo individuo può fare la differenza, e dove cè un rispetto per il prossimo differente.
poi si sà , anche gli usa sono la contraddizione per eccellenza , un popolo multiraziale ma dove la diversità e la minoranza ha sempre scaturito rivolte , dal colore all’orientamento sessuale, per non parlare del fatto che sono di un bigottismo al limite dell’assurdo , dovre professano assurde religioni degne di essere abolite come pratiche nn conformi alla legge naturale ( vedasi mormoni)
per fortuna non tutti sono cosi , e la sensibilità prevale…
concordo su tutto con orsamaggiore, un esperimento simile nell nostra bella amata ma MALATA italai,sarebbe per una reazione solo di indifferenza…,dai diciamoci la verità , in questa italia ogniuno tira l’acqua al proprio mulino , alla gente nn gliene frega nulla di quello che succede agli altri.
May 24th, 2011 at 5:43 pm
Mi sono commosso grazie River!
MITICO DONOVAN! CITAZIONE NOTEVOLE NELLA SUA LETTERA.
per Enrico:
le parole di Donovan dovrebbero essere queste:
Hello friends! I know it doens’t mean much but I love you all. You have a beautiful family and I pray that one person judgemental intolerance does not in any way put a damper on your hearts or minds. In the words of MLK junior (Donovan cita Martin Luther King) in the end we remember not the words of the enemies but the silence of our friends Donovan
May 24th, 2011 at 6:23 pm
Voglio credere che la situazione in Italia non cambierebbe tra Nord e Sud (isole comprese). Voglio credere che qualcuno sia pronto a lamentarsi di un comportamento omofobo. Voglio credere che quando un politico dice una cazzata non siano solo i gay a lamentarsi.
May 24th, 2011 at 7:20 pm
Gay o no in Italia la maggior parte della gente si farebbe i cazzi propri.
Se non ricordo male meno di un anno fa a Milano una donna era stata ammazzata di botte dal suo ex, pugile, sotto gli sguardi della gente, che non s’intrometteva nei cazzi altrui.
Io onestamente andrei in bestia di fronte ad una scena del genere, quand’ero teenager a scuola m’incazzavo di brutto per discriminazioni ed ingiustizie varie.
Per fortuna sono abituato all’autocontrollo, ma m’intrometterei facendomi valere.
May 24th, 2011 at 9:02 pm
10 minuti di lacrime.
Ieri mentre ero sulla U-bahn a Berlino ho visto questa pubblicita’: http://www.berlin.de/lb/ads/sub/blk/kamp/plakate.html#/imperia/md/images/lb_ads/kampagneberlinliebt/lads_plakat_schwul_klein_320x240.jpg
Ancora lacrime e lacrime. E’ cosi’ bello sapere che Berlino mi ama, mi rende cosi’ felice, basta cosi’ poco, basta leggere: Berlino Ama.
E c’e’ gente che ritiene queste pubblicita’ diseducative e devianti. Cosa c’e’ di diseducativo o deviante nell’amore e nel rispetto?
May 24th, 2011 at 11:07 pm
Commovente… davvero :’-(
May 24th, 2011 at 11:44 pm
interessante davvero il confronto con la secolarizzata NYC che non crede più a nulla se non al più becero individualismo e edonismo… dimostra davvero come i valori, cristiani e di qualsiasi natura, siano essenziali per avere rispetto e tolleranza
May 25th, 2011 at 12:04 am
mannaggia a te, river! ho allagato camera mia…se il parquet si è rovinato ti mando il conto ;-)!
May 25th, 2011 at 1:22 am
lo faccio io! giuro!
May 25th, 2011 at 1:37 am
a me ha colpito molto, pur sapendo che stava recitando, quanto la “cameriera” se ne stesse bellamente fregando dei due bambini e stesse dicendo in realtà a tutti e quattro che erano disgustosi.
In una situazione reale, questa credo sia la cosa peggiore: i bambini schiacciati sotto la mannaia dell’ideologia.
May 25th, 2011 at 9:22 am
Grazie Filippo!! Mi ero perso MLK junior e damper (che non so cosa voglia dire)… :-)
May 25th, 2011 at 9:34 am
Il problema di NYC non è il cinismo, ma solo che è una metropoli enorme e la gente si fa gli affari propri come in tutte le metropoli enormi
May 25th, 2011 at 10:01 am
Sono d’accordo con Luca, semplicemente i contesti erano diversi. NYC con il suo grande locale, il Texas col suo locare raccolto: è più facile nella seconda situazione che qualcuno si senta in dovere di fare qualcosa. Più si è, più ci si dice “Tanto qualcun altro lo farà”.
Comunque bellissimo esperimento davvero. Mi piacerebbe riproporlo in Italia. Sono uno psicologo e se qualcuno fosse interessato a organizzare, si faccia avanti :)
hermes1982@hotmail.it
May 25th, 2011 at 10:31 am
Enrico: damper in questo caso vuole di dire mettere un freno. Quindi che “l’intolleranza non metta un freno ai vostri cuori o alle vostre menti”
Donovan parla e scrive un inglese molto colto. la lettera è veramente un capolavoro.
ciao f
May 25th, 2011 at 10:47 am
Perché tutta questa fretta di vedere l’esperimento in Italia? Ansiosi di vedere i soliti risultati fallimentari?
May 25th, 2011 at 2:13 pm
Si, a NYC il problema non è l’opinione su quel che succede ma il farsi sempre e comunque i fatti propri. A me piace pensare che non sarebbe diverso in Italia e che un conto sia il pensare in astratto di essere contrari a certe scelte di vita altrui ed un altro è nel concreto vedere trattare male un’altra persona. Ho un nonno ultracattolico che pensa che i gay sian malati, ma quando lavorava in fabbrica si è fatto avanti per difendere quell’operaio che veniva insultato e messa in difficoltà per essere diverso
May 25th, 2011 at 2:32 pm
al posto di miliardi di cagate , sarebbero queste le trasmissioni da fare , no?
ah già ma non ci sono tette e culi e i gay sono trattati “normalmente” , troppo forse per l’italiano medio(cre)
penso che un progetto di questo tipo fa più paura che altro perché , thanks god , gli italiani si stanno svegliando dalla loro catto-letargia ( e a che prezzo …)
May 25th, 2011 at 7:51 pm
Non voglio riempire di parole questo commento, però quando vedo la reazione di chi si indigna sento che anche l’opinione del disgustato non conta.
Non è tanto la legge scritta che conta: ma le consuetudini; che semplicemente sono un comportamento ripetuto e la convinzione essere “nel giusto”.
Noi facciamo la legge vivendo. Spero che ogni omosessuale lo sappia e che viva di conseguenza.
Grazie per il video.
May 27th, 2011 at 9:02 am
molto toccante… mi colpì molto anche il post precedente sul coming out… non oso davvero pensare cosa potrebbe succedere il Italia… con tutto il bigottismo e l’odio alimentato dai politici che ci governano…