Standby.
January 28th, 2013
Il blog non è un impegno. O un obbligo. Una scadenza da rispettare. Il blog – questo blog – è una finestra dalla quale osservo la vita – le cose che, di essa, più mi colpiscono o toccano – e la racconto. Ma a volte capita che il meccanismo si inceppi. E così è adesso. Non è un dramma, per carità. River ci sarà, magari su Twitter o Facebook. O magari si paleserà qualche volta qui, di nuovo, con qualche racconto. Non tutti i giorni. Non sempre. Quando lo vorrò.
E, comunque, grazie di nuovo a chi continua a passare di qui. A chi mi incalza, via email. A chi chiede notizie. A tutti.
A presto.
La Russa choc: “Bambini di coppie gay indotti a crescere gay”,
January 23rd, 2013
Ancora postfascisti anti-gay. Ancora un’intervista da Davi. Ecco la perla del giorno, made in Ignazio La Russa (Fratelli D’Italia):
“Crescere con due papà prima di tutto è una induzione ingiustificata a crescere gay, può farlo, ma deve essere una scelta del bambino. Sono contrarissimo alle discriminazioni sessuali contro i gay, sia chiaro, ma ho forti perplessità sull’adozione perché pongo al primo posto la tutela del bambino stesso. Prima di tutto è un’induzione ingiustificata a crescere come gay; può farlo, certo, ma deve essere una sua scelta. Secondo me il diritto naturale, oltre che la nostra Costituzione, ci porta a una coppia formata da un uomo e da una donna. Il modello ipotizzato non va bene perché quello che va tutelato è il diritto di un bambino di poter scegliere dopo, in autonomia, e, se non può scegliere, come non possiamo scegliere noi che siamo nati con un padre e una madre, tutte le altre opzioni non possono essere imposte a un bimbo. In linea di massima posso immaginare – abbiamo esempi soprattutto cinematografici e, per la verità, nella vita io non ne ho visti molti – una coppia gay che alleva benissimo un figlio o una figlia. Può capitare, non lo escludo, ma immaginare che possa essere un modello è sbagliato. E’ anche una menomazione, una limitazione del diritto dei bambini di poter godere dell’affetto di persone di sesso diverso, cosa che dà equilibrio. In definitiva noi diciamo no all’adozione da parte di coppie gay anche perché sappiamo che tante donne che vivono con altre donne, lesbiche insomma per usare un termine comune, stanno già aggirando la norma delle adozioni perché, grazie alla fecondazione, fanno un bambino all’estero e poi tornano in Italia. Con una coppia gay come genitori cresce comunque un innocente, incolpevole bambino che magari vorrebbe avere un papà e una mamma e non due mamme”.
Ricordiamocelo, quando andremo a votare.
Il padrone ubriaco protetto dai suoi cani.
January 23rd, 2013
“Io non ci sto”, la campagna del Telefono amico del Cassero.
January 21st, 2013
Parte ufficialmente oggi la campagna di comunicazione di “Telefono Amico Gay” bolognese. Un servizio lanciato nel 1992, attivo dal lunedì al venerdì (dalle 20 alle 23), e gestito dai volontari del Cassero. Il Telefono (che ha anche un sito e una pagina Facebook) permette anche di accedere agli altri servizi del Cassero: dalla consulenza legale a quella sanitaria.
Sopra, lo stilista Gaetano Navarra, primo testimonial di questa nuova campagna (contro l’omofobia).
Gli uomini e le contrazioni.
January 20th, 2013
Cosa si prova, quando si sta per partorire? Due (pazzi) conduttori di uno show olandese hanno voluto dare una risposta a questa domanda, pur essendo uomini. Dennis Storm e Valerio Zeno, in una puntata di “Guinea Pigs” hanno potuto vivere sulla loro pelle le contrazioni simulate. E direi che, dalla loro reazione, l’esperienza possa essere definita unica.
Peli pubici pubblicitari.
January 20th, 2013
Il giorno prima della fine del mondo.
January 18th, 2013
Ieri sera, scene da pre-Apocalisse. Piazza San Giovanni: uno spalaneve attendeva, impaziente, di spalare qualcosa. Senza autista, in mezzo alla piazza. Più avanti, piazza del Verano: altri due mezzi (mi sembravano rompighiaccio), sistemati su due grossi tir. E poi piazza Bologna: macchina spargisale, con autista che non sapeva che fare. Guardava il cielo, ma non succedeva nulla.
Poi ti svegli, e c’è il sole. E scopri che la neve era solo nella testa del sindaco (e dei consulenti meteorologici)
Amore proibito.
January 18th, 2013
Lo spot della Bahlsen, i jeans bassi e Fabrizio.
January 17th, 2013
Lui è Fabrizio Rossi, classe 1989, milanese.
Ancora più bassi, please.